Al margine meridionale del pizzo Canalgrande, su un
terrazzo che si distende e si allarga poi a sud-ovest verso Scalea, a 110 mt.
sul livello del mare è ubicata San Nicola Arcella; con circa 1400 abitanti.
Grazie alla sua posizione geografica per l’aria salubre e
balsamica, per le vedute sull’ampio golfo di Policastro dall’isola di Dino alle
Montagne di Maratea e del Cilento, è divenuto un preferito centro turistico
anche nelle stagioni invernali, un’oasi di tranquillità e di pace, di distensione
fisica e spirituale dove il godimento del mare e dell’aria profumata di iodio e
delle più gradevoli essenze flore
ali è pieno e integrale.
Forse il primo agglomerato urbano risale al XVI sec.;
quando i profughi di Scalea, per sottrarsi alle piraterie turche, si
rifugiarono su questo sperone roccioso e si dedicarono all’agricoltura e alla
pesca. Il piccolo centro urbano nato come casale di Scalea, prese il
nome di “Casaletto” ma i Sannicolesi nella prima metà del XIX secolo, per la
posizione dell’abitato ed in onore al protettore San Nicola da Tolentino,
diedero al paese la denominazione di San Nicola Arcella che divenne comune
autonomo nel 1912.
Il luogo vanta alcuni monumenti tra cui ricordiamo: la
Chiesa Parrocchiale di San Nicola da Tolentino del XIX sec., il Faro, la Torre
Saracena, abitata per un certo periodo dallo scrittore Crawford, i ruderi di
una chiesa Basiliana dell’XI sec., la grotta marina detta dell’Arcomagno alla
Scalea, Il Palazzo del Principe di Lanza
del 1700, in via di restauro.