Gli effetti della legge Cirielli-Vitali - Allegato

ANALISI DEI POSSIBILI EFFETTI SULLA PRESCRIZIONE DEL PROGETTO DI LEGGE CIRIELLI-VITALI  

(aggiornato alle modifiche apportate al testo in discussione)

Premessa metodologica
La presente analisi è stata compiuta facendo ricorso alla banca dati in uso dal 2000 presso la Corte di Appello di Bologna, con la quale vengono monitorati tutti i dati ed eventi relativi ai processi penali pendenti presso la stessa Corte (in particolare: titolo del reato, rito e differenza date) nonché calcolato automaticamente il termine presumibile di prescrizione in relazione al titolo di reato, alla data di commissione. La durata della fase di Cassazione viene presunta calcolando che i processi con ricorsi per cassazione (che nel 2004 sono stati pari al 25%) si esauriscano mediamente entro un anno.
Il calcolo di durata, riferito ai soli processi gravati da appello, è stato differenziato per i vari riti che caratterizzano l’andamento del processo (rito abbreviato dinanzi al GUP, citazione diretta davanti al Tribunale Monocratico, Tribunale Monocratico previa udienza preliminare, Tribunale collegiale).
Il calcolo della durata media complessiva è stato rilevato senza distinzione per i processi con imputati detenuti e con imputati a piede libero. Si è poi calcolata la durata distinta per entrambe le categorie di processi, attribuendo presuntivamente alla durata dei processi con imputati a piede libero un terzo di durata in più. Nel presente lavoro si tiene conto della durata con imputati a piede libero.
I processi con imputati detenuti sono prevalentemente quelli trattati con rito abbreviato o con citazione diretta. L’incidenza sugli altri riti dello stato di detenzione presso la Corte di Bologna è irrisoria.

GUP – giudizio abbreviato

Trib. Monocratico citazione diretta

Trib. Monocratico da udienza preliminare

Tribunale collegiale

Compresi detenuti (dato reale)

4 anni e 4 mesi

5 anni

7 anni 5 mesi

8 anni e 3 mesi

Esclusi detenuti (aumento presunto=+1/3)

5 anni e 8 mesi

6 anni ed 8 mesi

9 anni 11 mesi

10 anni e 11 mesi



Si è proceduto valutando in relazione ai reati più frequenti i seguenti dati: la numerosità, la incidenza percentuale sul totale dei reati, il termine di prescrizione attualmente previsto dall’art. 157 cp, quello per effetto dell’applicazione di una attenuante o del giudizio di prevalenza ex art. 69, il termine previsto dal progetto di legge Cirielli-Vitali. I termini di prescrizione sono stati calcolati già includendo l’aumento per effetto della interruzione. Si è calcolato il superamento del termine di prescrizione rispetto alla durata media complessiva in relazione al tipo di rito previsto dal codice per le tipologie di reato prevalenti dal punto di vista quantitativo.
Nel calcolare la percentuale di incidenza della prescrizione sono stati esclusi i reati la cui prescrizione sia andata a scadere prima del periodo preso in esame (prima del 1.1.2005). L’elevata incidenza di tale pendenza (32,02 %) sarebbe altrimenti destinata ad alterare la valutazione degli effetti della nuova legge. E’ stata, dunque, eseguita una proiezione sugli effetti della norma proposta sulla trattazione dei processi non ancora prescritti da trattare presso la Corte di Appello di Bologna dopo il 1.1.2005.
Il calcolo è basato sulla presunzione che sui reati con pena massima 5, 10 o 15 anni (il 3,2% dei reati di cui al punto 1 ed il 36,89% di quelli di cui al punto 3 siano, nel sistema attuale, sempre concesse attenuanti. In caso contrario gli effetti della legge Cirielli-Vitali – i cui termini non cambiano per effetto dell’applicazione delle circostanze attenuanti – opererebbero su una pendenza di gran lunga più elevata.

A) Dati prescrizione già decorsa al 31.12.2004

REATI(1) PRESCRITTI PRECEDENTEMENTE AL 1/04 (con prescrizione non ancora dichiarata)

2,70%

- REATI PRESCRITTI IN CORTE DI APPELLO NEL CORSO DEL 2004 (con prescrizione non ancora dichiarata

6,76%

- REATI CHE SI PRESCIVERANNO IN CASSAZIONE (25% dei reati che si prescriveranno entro un anno dall’appello)

2,56%

- PENDENTI AL 31/12/04 NON PRESCRITTI NE’ PRESCRIVIBILI IN CASSAZIONE

67,98%

 


B) Proiezioni prescrizioni per il 2005

  1. REATI CHE CON IL SISTEMA ATTUALE SI PRESCRIVERANNO NEL CORSO DEL 2005  

a meno che non si scelga il giudizio abbreviato la cui durata complessiva media non è superiore ad anni 5 e mesi 8. 

Competenza del Tribunale Monocratico previa udienza preliminare
REATI

QUANTITA’

% REATI

157 cp

69 cp

L. VITALI

LESIONI 583

58

0,38

15

7,5

9,2

RICETT FALL

100

0,65

15

7,5

7,5

BANCAR PREF

100

0,65

15

7,5

7,5

MALTRATT

40

0,26

15

7,5

7,5

COLPOSI

106

0,69

15

7,5

7,5

DIFF STAMPA

22

0,14

15

7,5

7,5

TRUFFE AGGR

2

0,01

15

7,5

7,5

Tot.le parziale

428

2,78

     
 
Competenza del Tribunale Collegiale

REATI

QUANTITA’

% REATI

157 cp

69 cp

L. VITALI

CORRUZIONE

17

0,11

15

7,5

7,5

416 PART

20

0,13

15

7,5

7,5

Tot.le parziale

37

0,24

     

TOTALE

465

3,02

     
TOTALE 9,57 %  


2. EFFETTI DEL DISEGNO DI LEGGE CIRIELLI/VITALI PRESCRIZIONI ULTERIORI : 21,91% (rispetto ai reati pendenti, non prescritti anteriormente al 1.1.2005)
Processi da celebrare davanti a Tribunale monocratico a seguito di udienza preliminare. Durata dei tre gradi di giudizio 9 anni 11 mesi superiore ai tempi di prescrizione previsti se si tiene conto del progressivo incremento di durata (per pochissimi di tali reati si ricorre alla celebrazione del processo in stato di detenzione e per tutta la durata dei tre gradi di giudizio)

REATI QUANTITA’ %REATI 157 cp 69 cp L.VITALI
FISCALI GRAVI 40 0,26 15   7,5
73 c.IV - V 1784 11,68 15   7,5
PROSTITUZ 1 186 1,22 15   7,5
CIRC.INCAPAC 38 0,25 15   7,5
369-372 300 1,96 15   7,5
FALSI PUBBLICI 285 1,87 15   7,5
624 BIS 135 0,88 15   7,5
TRUFFE EROG 7 0,05 15   7,5
ARMI CLAND 120 0,79 15   7,5
Totale parziale 2895 18,96      


REATI QUANTITA’ %REATI 157 cp 69 cp L.VITALI
SEQUESTR 605 144 0,94 15   10
ARMI 2 120 0,79 15   10
PROST. AGGR 186 1,22 22,5 15 7,5

Totale parziale 450 2,95      

Totale 3345 21,91      


3. REATI A RISCHIO PRESCRIZIONE CON LA RIFORMA : 14,92 % (v. sub 5) (La durata è molto prossima al termine di prescrizione previsto dalla riforma nel caso in cui i processi vengano trattati con imputati a piede libero) 

  1. Ove dovesse aggravarsi la funzionalità dei Tribunali monocratici anche i processi provenienti da citazione diretta con la nuove norme proposte rischierebbero la prescrizione, posto che la differenza tra la durata media complessiva attuale ed il termine di prescrizione per tali processi ( il 36,89 % dei processi pendenti) è di soli 10 mesi.

 

REATI QUANTITA’ %REATI 157 cp 69 cp L.VITALI
RESISTENZA 550 3,60 15 7,5 7,5
FURTI AGGR 649 4,25 15 7,5 7,5
>= 4 ANNI 4435 29,04 7,5   7,5
Totale 1 5634 36,89      
 

E’ prevedibile che per tali processi il rischio verrà a ridursi per effetto della dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione nella misura del 50%. 

  1. Processi da celebrare davanti a Tribunale collegiale a seguito di udienza preliminare Durata tre gradi 10 anni 11 mesi con rischio di prescrizione (la differenza tra la durata media complessiva attuale ed il termine di prescrizione proposto è di 1 anno e sette mesi)

 

REATI QUANTITA’ %REATI 157 cp 69 cp L.VITALI
BANCAROTTA 408 2,86 22,5 15 12,5
609 BIS 128 0,90 22,5 15 12,5
PECULATO 15 0,10 22,5 15 12,5
RAPINA 889 5,82 22,5 15 12,5
ESTORSIONE 263 1,72 22,5 15 12,5
USURA 64 0,42 15   12,5
Totale 2 1703 11,82      


TOT. 1 + TOT. 2 7337 48,71      
 

E’ verosimile che circa la metà dei processi per tali reati siano trattati con imputati in stato di detenzione. (vedi calcolo di riduzione a 14,92% sub 5 cpv. IV) 

4. NON RISCHIANO LA PRESCRIZIONE NÉ PRIMA NÉ DOPO LA RIFORMA: 19,81%  

Reati destinati ad essere celebrati con decreto penale o citazione diretta, con processi la cui durata complessiva non si prevede superiore ad anni 6 e mesi 8, quindi sicuramente entro il termine di prescrizione attuale e quello previsto dal progetto Cirielli-Vitali:

REATI QUANTITA’ %REATI 157 cp 69 cp L.VITALI
RICETTAZIONI 1693 11,08 15   10
destinati al Tribunale Collegiale
609 TER 128 0,84 22,5   15
CONCUSSIONE 15 0,10 22,5   15
ARMI 1 120 0,79 22,5   15
RICICLAGGIO 85 0,56 22,5   15
'>'10 ANNI 83 0,54 22,5   15
STUP COMMA I 500 3,27 22,5   25
STUP AGGR 80 316 2,07 30   37,5
altri 85 0,56      
Totale parziale 1247 8,73      


TOTALE 19,81      
 


5. CONCLUSIONI
Vengono esclusi dalla analisi i processi che, pur pendenti e non ancora definiti, si sono prescritti anteriormente al 1.1.2005. La persistenza della loro pendenza costituisce una anomalia di molti uffici giudiziari che a causa di carenza del personale sono costretti ad accantonare la loro definizione per far fronte alla esigenza di definizione dei processi non ancora prescritti. La loro consistenza è pari al 32,02 % della pendenza complessiva. La loro mancata rilevazione porterebbe ad una distorsione dei dati statistici, che sono stati pertanto calcolati sul residuo 67,98%(2) .
A seguito della entrata in vigore del progetto di legge Cirielli Vitali i processi che si prescriveranno nel corso del 2005 passeranno dal 9,57% al 31,48 % (v. punto 1 + punto 2).
Un gruppo ulteriore del 48,29 % di reati è esposto per effetto del progetto Cirielli-Vitali ad un elevato rischio di prescrizione in relazione alla tendenza in atto da qualche anno all’aumento di durata dei riti dibattimentali collegiali dei Tribunali. Tale gruppo può attendibilmente ridursi della metà ed il rischio riferirsi solo al 24,14 % in relazione alla presenza in esso di numerosi reati che comportano frequentemente lo stato di detenzione (con conseguente durata dei processi certamente contenuta al di sotto dei termini di prescrizione).
Si prevede che la prossimità della data di prescrizione rispetto a quella di celebrazione del processo in appello determinerà un incremento dei ricorsi per cassazione corrispondente al numero dei processi relativi a reati destinati a prescriversi entro un anno dalla celebrazione dell’appello. Tale termine ulteriore inciderà solo sul 50% dei ricorsi che non verranno dichiarati inammissibili.
Per la maggior parte dei reati esposti alla prescrizione (di cui ai punti 1 e 2) il tempo per la celebrazione del ricorso per cassazione è, comunque, ininfluente (in quanto per il rito dibattimentale dinanzi al Tribunale i tempi di durata medi complessivi sono ampiamente superiori ai 7,5 anni. Solo per quelli ad elevato rischio prescrizione di cui al punto 3/A il rischio prescrizione indicato nel 36,89% (poi ridotto della metà per i processi a carico di detenuti) si ridurrà di una ulteriore metà, per effetto della dichiarazione di inammissibilità, portandosi al 9,22% cui va aggiunto il 5,7% di reati di cui al punto 3/B (tot. processi sub punto 3 a rischio 14,92%). Restano al riparo dal rischio di prescrizione i reati di cui al punto 4, che hanno comunque un termine di prescrizione lungo in relazione al rito previsto: Essi si quantificano nel 19,81% dei reati a carico di imputati non detenuti, cui vanno aggiunti quelli a carico di detenuti e quelli per i quali il rischio viene eliminato dalla dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione.
Si ritiene che non possa avere alcun effetto per alcuni anni la norma relativa all’aumento dei termini di prescrizione per i recidivi, posto che la recidiva è stata poco frequentemente contestata, spesso è stata esclusa per effetto del giudizio di valenza e la norma sfavorevole non potrà avere comunque effetto retroattivo (art.2 c.III c.p.). Gli effetti della recidiva peraltro sono destinati a manifestarsi con notevole ritardo per il tempo necessario alla realizzazione del giudicato ed alla annotazione nel casellario.
Si ritiene che il fenomeno prescrizione si manifesti prevalentemente nella fase delle impugnazioni, ma non è escluso che esso possa incidere in qualche misura anche nelle fasi anteriori di indagine e di primo grado. Si ritiene che i dati di durata verificati attualmente a Bologna - di circa un anno superiori alla media nazionale secondo un rilevamento del 2001 - siano destinati nell’arco di qualche anno a manifestarsi in tutti i distretti per effetto della tendenza in atto alla progressiva crescita dei tempi di indagine e di trattazione dei riti dibattimentali celebrati dinanzi ai Tribunali.
La tendenza progressiva all’aumento di durata nella trattazione dei processi con rito dibattimentale è desunta dalla constatazione di un aumento del 15% di durata per i processi dinanzi ai Tribunali collegiali verificato presso il Tribunale di Bologna per il periodo 1/1/2002-31/12/2003, dalla irrilevanza della lieve diminuzione dei tempi di celebrazione verificata dinanzi al Tribunale monocratico che attiene esclusivamente ai reati trattati con citazione diretta (prevalentemente di agevole trattazione a fronte della maggiore complessità di quelli provenienti da udienza preliminare), dal progressivo aumento delle prescrizioni (che presso la Corte di Appello di Bologna è previsto con le regole attuali della misura del 23% tra il 2005 ed il 2006), nonché dalla consistente diminuzione quantitativa dei processi trattati con rito dibattimentale destinata ad incrementare ulteriormente nel futuro i tempi di durata e le prescrizioni di questo rito.
Con il progetto in discussione la prescrizione sarebbe maggiore di quella attuale solo per le lesioni aggravate (con incidenza 0,38% dei reati), per i reati in materia di stupefacenti di cui agli artt. 73 c.I e 80 e per qualche caso di ipotesi aggravata di sporadica applicazione (usura e 416 bis), senza alcun effetto pratico più favorevole alla loro perseguibilità, posto che anche nel sistema attuale per la maggior parte di essi è comunque di durata tanto lunga da non potere essere mai realizzata.
Si ritiene che la modifica dell’art.6 con la limitazione di applicazione dell’art. 69 c.p. possa avere un effetto limitato (sembra avere un effetto quantitativamente appena significativo sui termini di prescrizione solo per il furto pluriaggravato), posto che per i processi in grado di appello già celebrati molto spesso le aggravanti sono state già eliminate per la già avvenuta applicazione dell’art. 69 c.p.
Anche se l’art. 7 del progetto di legge sembra limitarne l’applicazione ai fatti commessi sino alla data della sua entrata in vigore con l’effetto pratico di una amnistia destinata a coprire progressivamente nel tempo quasi il 50% dei processi pendenti e quelli che alla stessa data pendono dinanzi alle Procure, si ritiene che non potrà determinarsi l’automatica eliminazione dei processi con reati prescritti - che sarà pari a circa al 70% dei processi pendenti (tenuto conto delle prescrizioni verificatesi anteriormente al 1.1.2005)- dal momento che sarà necessario comunque procedere ad adempimenti di cancelleria che rischiano di assorbire completamente i relativi servizi impedendo il compimento degli adempimenti necessari alla celebrazione dei residui processi.
In conclusione il rischio prescrizione con la proposta di legge Cirielli-Vitali è destinato a passare nel corso del 2005 presso la Corte di Appello di Bologna dal 9,57% al 46,40% (v. punto 1+ punto 2+ punto 3) e ad incrementarsi ulteriormente nei prossimi anni. Se si considerano i limitati effetti dell’allungamento dalla prescrizione per la recidiva e la ridotta portata dell’art. 69 c.p. si può ipotizzare una riduzione dell’impatto della Cirielli-Vitali al massimo dal 46,40% al 40%. Bologna, 30.9.2005 

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Claudio Nunziata
magistrato in pensione
già Referente Distrettuale per l’Informatica
presso la Corte di Appello Emilia-Romagna – Settore Penale

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[1] Sono esclusi dal calcolo  n.1275 reati per i quali non è possibile il calcolo della prescrizione per violazione dello standard

[2] Nel valutare il numero totale delle pendenze penali già prescritte ma non ancora dichiarate,  occorre tener presente che non si conoscono i dati dei processi accantonati in primo grado dopo l’introduzione del giudice monocratico. Presso il Tribunale di Bologna circa un 40% dei processi pervenuti dalla Procura della Pretura furono accantonati, non caricati sul ReGE del Tribunale sono, probabilmente, già prescritti.