L'Isola di Dino

L'isola di Dino è uno scrigno di tesori.  Nelle sue acque, su un fondale a 40 metri di profondità, si trova una prateria diCorgone, unica nella sua specie, con colorazioni che variano dal giallo, al rosso, al verde; 
il patrimonio floristico dell'isola è costituito da ben 295 specie di piante censite ed appartenenti alla rnacchia mediterranea e tra queste la rara Primula di Palinuro.
Sono inoltre presenti esemplari di Palma nana ed altre emergenze botaniche quali il Talittro calabro.
Le grotte naturali che contornano l'isola sono di rara bellezza così come i resti di un tempietto dedicato a Venere e la torre costiera ne completano il patrimonio storico-architettonico. 
L'isola di Dino ha un'estensione di 1 Kmq ed un perimetro complessivo di 4 Km; essa costituisce con la scogliera di Fiuzzi, con Arcomagno e l'isolotto dei Serpenti, con la costa di Scalea, un unicum ambientale.
L'isola di Dino ha rappresentato anche un approdo naturale usato in tutte le epoche. 
Così il Giustiniani definisce il litorale:
" ... isola di Dino, con un porto capace di potervi comodamente stare da circa 20 bastimenti da carico. Ella è molto amena e nelle scogliere, che sono vi nel suo giro, vi si trovano degli eccellenti frutti di mare, come patelle, datteri, ecc.' (dal Dizionario Geografico-Ragionato del Regno di Napoli di Giustiniani. 1797).

 

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